In Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino, si è svolta l’ottava Manifestazione d’arte Contemporanea nella Natura RespirArt 2016 con cinque nuove installazioni d’arte.
Nel Parco d’arte RespirArt, uno dei più alti al mondo, 16 installazioni d’arte dialogano con i pascoli e le guglie dolomitiche del Latemar. Il percorso ad anello RespirArt si snoda per tre chilometri fra le quote 2.000 e 2.200 a Pampeago, in Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino.
Alcune opere d’arte sono visibili anche durante l’inverno dalla pista da sci Agnello dello Ski Center Latemar.
Il parco d’arte, curato da Beatrice Calamari e Marco Nones, in collaborazione con il fotografo Eugenio Del Pero, ogni estate si arricchisce di nuove opere, mentre altre scompaiono sotto la pressione delle abbondanti nevicati. Il parco, in continua mutazione, si ispira ai cambiamenti della natura e invita i visitatori ad accettare la continua trasformazione della vita. Il parco è raggiungibile a piedi da Pampeago o con la seggiovia Agnello (aperta fino 4 settembre 2016).
Le opere sono create da artisti di fama internazionale, fra queste “Il giardino di Danae” realizzato con pietre del luogo dal gotha dell’arte Hidetoshi Nagasawa. Passo dopo passo, è possibile ammirare installazioni di artisti trentini, europei o giunti da terre d’oltre Oceano, come Olga Ziemska e Gordon Dick.

Il giardino di Danae, installazione di Hidetoshi Nagasawa – foto Eugenio Del Pero
Mind’s eye, installazione di Olga Ziemska – foto di Mauro Morandini predazzoblog

Cinque nuove installazioni d’arte sono state create durante la Manifestazione d’arte contemporanea nella natura RespirArt 2016 che si svolge nel mese di luglio.
L’artista, architetto e designer polacca Dorota Koziara ha realizzato un’installazione intitolata “Harmonia”, con legno e canapa. L’opera raffigura due corpi protesi versi l’alto nell’atto di ricevere l’energia delle Dolomiti che annulla pregiudizi e distanze.

L’artista tedesco Thorsten Schütt ha issato un “Guerriero di pace delle Dolomiti” di legno di larice che raffigura una sentinella dell’equilibrio del paesaggio dolomitico.

L’artista trentino Luca Prosser ha creato l’installazione “Vedo non vedo”. L’opera in ferro, acciaio inox e corten, raffigura uno sguardo sulla bellezza naturalistica maturo e, quindi, capace di commuoversi.

L’artista e architetto trentino Giampaolo Osele ha proposto un’opera dedicata al gruppo del Latemar, emerso dal mare milioni d’anni fa. La sua installazione “C’era una volta il mare” rivela incisioni di pesci fossili su una pietra già ricca di ammoniti.

Fra gli artisti anche un gruppo affiatato di disabili che attraverso l’arte nella natura comunica forti emozioni. gli ospiti di Nuova Casa Serena dell’Anffas Trentino Onlus. Sotto la guida delle operatrici Maria Rosa Eccel e Germana Cestele i ragazzi hanno creato un intreccio di radici. L’installazione apre lo sguardo su un assemblaggio di forme naturali curiose, sorprendenti, mai lineari.
Le opere sono state inaugurate da Maria Concetta Mattei, la giornalista e conduttrice del Tg2, appassionata di arte nella natura e amica del Parco d’Arte RespirArt.
Ospiti dell’evento Francesca Marzotto Caotorta, scrittrice e fondatrice della rivista Gardenia e della manifestazione milanese Orticola, e Silvia Conotter, giornalista e fondatrice del Trentino dei Bambini. Sul palco del Teatro del Latemar, realizzato da Marco Nones, hanno salutato i presenti i curatori Beatrice Calamari e Marco Nones accanto a una vera e propria colonna portante di RespirArt: Piero De Godenz.







Quanto è buona l’arte con il vino. La manifestazione si è conclusa, come da tradizione, con una degustazione dei prestigiosi vini di Eugenio Rosi, l’enologo trentino (di Volano) “nato sotto un grappolo di marzemino”.





